Non è cosa straordinaria trovare in Brianza, dei paesi che abbiano un’origine antichissima. Un esempio è il paese di Agliate.
Infatti nel 1793 si scoprì una lapide che comprova l’antichità di questo paese: essa apparteneva ad un certo Aruspice Veraciliano. Durante il restauro del campanile, si trovò invece una pietra romana dedicata al Dio Silvano che, dopo Giove, era la principale divinità dei luoghi boscosi.
Inconfondibile testimonianza dell’antichità di Agliate rimane però il complesso importantissimo della Basilica e del Battistero, in perfetto stile romanico.
In Brianza la Basilica rimane, per ora, unica per la sua antichità e per il suo stile.
Tutto fa supporre che, se non costruita sopra le rovine di un tempio pagano al Dio Nettuno, l’abbia almeno sostituito; è molto evidente che molto materiale del tempio fu usato per la sua costruzione. All’interno si nota lo sforzo di adattare il più possibile quel materiale (colonne, capitelli od altro) che poteva essere disponibile. Ogni colonna ha una sua forma, un diverso diametro e i capitelli sono disuguali.
Se a nessuno sfugge l’antichità della Basilica non è molto facile determinarne la data di costruzione.
Il Cardinale Federico Borromeo, nel suo resoconto fatto nel 1619, ne attestò l’antichità senza però precisare alcuna data. Nel 1874 la Consulta Archeologica giudicò la costruzione della chiesa anteriore a quella del Battistero attribuendola ad un’epoca non ben distinta ma certamente non posteriore al VII-VIII secolo.
La facciata della Basilica è a capanna con il tetto a quattro spioventi e la navata centrale più alta rispetto alle laterali. Sopra le tre porte di entrata c’è una semilunetta in mosaico raffiguranti S. Pietro, il Cristo Legislatore e S. Paolo.
L’interno della Basilica dà l’impressione di una solidità che sfida i secoli come dimostra una doppia fila di colonne, basse e massicce, caratteristiche dello stile romanico.
L’altare non è al livello delle navate ma è letteralmente lanciato verso l’alto, quasi in un’atmosfera di mistero, attraverso una vera gradinata. L’altare primitivo era in pietra e si suppone che sia stato consacrato dal Cardinal Federico Borromeo nell’anno 1731, quando consacrò la Basilica.
Le colonne rappresentano la più interessante caratteristica della Basilica. Per chi entra, il capitello della prima colonna di destra è una pietra sacrificale mentre il basamento della quarta colonna è la parte superiore di una pietra sulla quale si bruciava l’incenso in onore di qualche divinità. La seconda colonna del lato sinistro, invece, è un troncone di pietra risalente all’impero romano intorno all’anno 360. Questa colonna è molto simile ad un’altra che si trova a Roma, alla destra del Colosseo. Nella navata centrale rimangono i resti dei dipinti purtroppo molto rovinati dal tempo. Le due bifore ai lati della scala mettono in comunicazione la navata centrale con la cripta in parte sotterranea e fornita di numerose colonnette. Di fronte all’altare della cripta esiste ancora la nicchia nella quale era conservata l’urna contenente il corpo di S. Biagio.
Accanto alla Basilica c’è il Battistero, con la caratteristica forma ottagonale e in perfetto stile romanico. Ben conservato all’esterno, all’interno troviamo la vasca battesimale di forma ottagonale.
Orari per le visite: dalle 9.00 alle 11.30, dalle 14.00 alle 18.00
Telefono: 0362 903419 numero della Parrocchia (meglio chiamare prima)
Ricerca di Federica Sironi, classe 5° B, Giussano